Diario di quarantena - Giorno 44

Oggi ha scritto nel diario delle Chicche il cantautore più promettente della provincia reatina meglio conosciuto come Carlo Valente. Voce potente, chitarra al contrario e una presenza che lo contraddistinguono, in questi giorni anche lui ha dovuto interrompere la sua routine da palcoscenico. Non ha comunque smesso di comporre e fare “concerti”. Vediamo se se l’è cavata bene con le parole anche senza voce e chitarra!


Da qualche parte, 22 Aprile 2020


MAI NA NOIA

È bello! Devo dire che è meraviglioso essere finalmente tutti insieme nella merda. Fino a marzo ci sentivamo così soli nella nostra terribile ansia quotidiana, in cui ogni giorno ti sentivi il protagonista della tua vita possibilmente infelice e senza troppi slanci degni di essere chiamati tali. Insomma... dal 10 marzo siamo davvero nella merda tutti insieme, e questo mi consola; le cose fatte in gruppo mi hanno sempre entusiasmato. Ecco, se riuscite ad entrare in quest’ordine di idee, la quarantena vi sembrerà una sorta di paradiso, certo... di merda, ma pur sempre un paradiso, dove tutti ci teniamo ipoteticamente per mano e navighiamo meravigliosamente a vista, senza sapere dove cazzo andremo un domani, anzi... dal 4 maggio. Non è pessimismo il mio, è condivisione del disagio e, personalmente, sentirmi parte di un qualcosa, mi fa stare bene. Dico davvero! Un tempo avevamo l'impressione che il mondo ce l'avesse con noi, soprattutto quando non ci riuscivano persino quelle piccole cose inutili di tutti i giorni, che per noi rappresentavano il manifesto del "mai na gioia", ma che adesso, con gli occhi da quarantena, ci sembrano terribili gioie di vita, quantomeno vissuta. 

Tutto il resto è gioia?

Sì, Cristo santo! Perché la noia se n'è andata via, completamente. Quella che stiamo vivendo è una noia farlocca, una noia forzata, tanto che l'ozio sembra quasi ristagnare dal divano all'angolo meno vissuto della tua camera. Vuoi mettere la noia di prima? Dove provavi un sentimento di disagio vero, intimo e sincero? Dove potevi decidere di non fare un cazzo di niente e sentirti veramente in colpa, ora invece, in colpa, non riesci più nemmeno a sentirtici.

Però dai... non buttiamoci giù, è un'esperienza pure questa. Pensateci, adesso abbiamo una motivazione grande come il pianeta Terra per poter asserire tutte le scuse che vogliamo su qualunque fallimento ci troveremo ad affrontare da qui in avanti.

È una figata! Io sono solito vedere le cose da altre prospettive e vi confesso che qui, come la metti la metti, la prospettiva non c'è.

Dai sto a scherza'! 

Mio nonno, ad esempio, tornò a piedi dalla Germania dopo la fine della seconda guerra mondiale, sudando e sputando sangue in miniera per diversi mesi. Ora, capisco tutto, ma cerchiamo di scapocciare almeno con un briciolo di rispetto verso chi non aveva il lusso di sperimentare quattro tipi di impasti diversi per la pizza del sabato sera.

Ok, sarò banale, direte, però cerchiamo di essere apatici con garbo, tentiamo di deprimerci con dignità, proviamo ad avere paura con intelligenza e onestà, e lamentiamoci senza uscire troppo fuori di testa. Insomma... disperiamoci con meno abnegazione e più contegno.

Detto questo... la smetto! Perché, da come potete "leggere", sto a scapoccià pur io.

Ma so' sempre esperienze! 



Vi lascio con una cosa/poesia/testo/post di fb che ho scritto in questi giorni, e che in barba a tutto quello che ho scritto precedentemente, si fa promotore di bellezza, bellezza che abbraccia il dettaglio, perché magari, in questi lunghissimi giorni, oltre a ripulire l'argenteria e i mobili di casa, possiamo trovare il tempo anche per togliere la polvere dal cuore e tentare di fare il cambio di stagione ai pensieri, in modo da comprendere che là fuori... esiste tutto, e che niente è scontato, mai.



ESISTE TUTTO


Il martedì sera arriva per tutti,

anche per quell'albero che abbracci solo ogni tanto di domenica, 

mentre tu affoghi in città o chissà dove.

Pensa che quel piccolo pezzo di mare in cui hai benedetto la tua estate,

partecipa sempre ad ogni onda

e si muove per ogni marea,

che sia un giovedì di novembre

o due minuti dopo la tua cena scondita delle ventitré e qualcosa, 

persino prima di una buona idea. 

Il mercato, al paese di tua madre, è chiuso

quando sei a studiare

e non capisco perché non ci pensi mai a questo momento preciso, o a quest'altro che dovrà arrivare, 

mentre nessuno nasce a Belgrado

o mentre compri il pane. 

Quel cane che hai visto

Quel cane che hai visto ieri non sta morendo

e ti giuro che qualcuno sta guardando le tue stesse nuvole,

proprio ora, 

anzi adesso.

Se hai tempo,

abbi cura del punto più lontano in cui non sei mai stato

e sacrifica ciò che stai facendo

per tutte quelle cose a cui persino il tempo non ha badato.


Ricordati che la solitudine è sola dappertutto, 

e che mentre trattieni il fiato...

esiste tutto.


Carlo Valente (cantautore vivo)

Commenti

Post più popolari